21 maggio 2018

Gli sviluppi del microscopio

Purtroppo, come tutte le invenzioni, il microscopio di Marton non era privo di difetti. Successivamente al deposito del brevetto, altri scienziati ed ingegneri cercarono di sviluppare il modello Marton per migliorarlo.

Un problema della struttura era che, ogni volta che si inseriva un nuovo campione o, semplicemente, si regolava la posizione, si aveva una sostanziale perdita del "vuoto" creato precedentemente
Nel 1944 Charles H Bachman brevettò una nuova struttura: inventò un'apparato migliorato per introdurre i campioni da esaminare nella camera a vuoto, per evitare sostanziali perdite.
La modifica consiste in una slitta portacampione, passante per una sottile fessura provvista di guarnizioni altamente resistenti, inoltre lo stesso vetrino ha una funzione di chiusura ermetica.
Inoltre fu possibile regolare in modo preciso, e quasi immediato, il campione, affinché si trovi sul percorso di un fascio di elettroni.

Ulteriore problema da risolvere era la bassa risoluzione del microscopio a causa delle aberrazioni cromatiche e sferiche.
Nel 1946 il problema fu arginato da Hillier James. Questi riesce a risolvere il problema causato dalla imprecisione meccanica e strutturale negli elementi. Ciò fu possibile mediante l'uso di elementi di correzione metallici interposti nel campo dell'obiettivo, adiacente al percorso del fascio di elettroni.

Durante il corso degli ultimi 70 anni nuove migliorie hanno permeso lo sviluppo del microscopio elettronico a scansione e a trasmissione, capace, grazie alla risoluzione elevatissima, di distinguere gli atomi del campione esaminato.

Nonostante l'elevata sofisticazione degli attuali strumenti, tutti questi sono discendenti diretti del microscopio di Marton.  


Fibre di amianto


Polline

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Conclusione

Il brevetto (US2220973) da me analizzato è il  microscopio elettronico  inventato da L. Marton nel 1939. Ladislaus Marton (1901 - 1979) ...