29 aprile 2018

Microscopio e Narrativa

Il microscopio fa la sua comparsa nella letteratura realista (XIX secolo), precisamente con Honoré de Balzac.
Ne "la Commedia umana" (137 libri del 1841) l'autore esprime chiaramente di voler analizzare il comportamento umano con il metodo scientifico, aiutandosi con un "microscopio", inteso come mezzo per capire il motivo delle scelte fatte dai protagonisti della sua raccolta di libri.

Anche nella letteratura italiana si fa riferimento al microscopio come strumento per analizzare il comportamento umano: ciò avvenne con il Verismo (fine XIX secolo).
Il principale esponente è Giovanni Verga che, con "Il Ciclo dei Vinti", si pone il compito di esaminare il comportamento dei vari stati sociali ( "I Malavoglia" analizza lo stato più basso: contadini e pescatori; "Mastro don Gesualdo" media borghesia; "La duchessa di Leyra"* aristocrazia; "L'onorevole Scipioni"* i politici; "L'uomo di lusso"* gli artisti).



* Opere mai portate al termine a causa della difficoltà da parte dell'autore di rappresentare società caratterizzate da mentalità più complesse.


Honoré de Balzac


Giovanni Verga

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Conclusione

Il brevetto (US2220973) da me analizzato è il  microscopio elettronico  inventato da L. Marton nel 1939. Ladislaus Marton (1901 - 1979) ...